L’approdo più importante dell’isola d’Ischia è il Porto d’Ischia, posizionato a nord-est e ricavato da un lago naturale nel 1854 ad opera di Re Ferdinando II di Borbone.
Sulle sponde del porto si trova la “Pagoda”, incantevole giardino in cui il poeta francese Alphonse de Lamartine scrisse molti dei suoi versi e, soprattutto, iniziò a scrivere il famoso romanzo idillico Graziella, in ricordo del suo amore giovanile per la giovane Antonella Jacomino, figlia di pescatori della vicina isola di Procida.
Di fronte alla Pagoda sorge la sede del “Laboratorio di Studi sulla Flora e sulla Fauna marina”, un edificio rosso con una grossa cupola bianca. Sulla stessa sponda del porto si specchiano i palazzi storici della Riva destra, che nelle notti estive si anima grazie a molti disco-bar e ristoranti aperti fino a tardi. Proprio sul molo principale c’è la Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, la cui facciata ricorda un tempio greco e che fu edificata nello stesso periodo in cui venne edificato il porto.
Uscendo dal porto e procedendo verso est troviamo le spiagge del Lido e della Mandra che proseguono fino ad Ischia Ponte sede del famoso Castello Aragonese, edificato e scolpito in un’imponente scoglio trachitico circondato dal mare e collegato alla terraferma da un pontile in muratura. La sua importanza si accrebbe quando Alfonso V d’Aragona, detto il magnanimo, se ne impadronì nel 1438 sconfiggendo la guarnigione angionia.
Il Castello fu testimone di innumerevoli episodi storici come l’amore di Alfonso d’Aragona con Lucrezia D’Alagno, i natali del cardinale Ippolito d’Este, gli studi compiuti dall’Ariosto, il matrimonio della poetessa Vittoria Colonna con il marchese Del Vasto, considerata la più abile spada del ‘500, ed il tramonto della dinastia angionia e di quella aragonese.
Dall’isolotto di Ischia Ponte è possibile ammirare la Baia di Cartaromana, con il suo vecchio cimitero e la chiesetta annessa, gli scogli di Sant’Anna, la Torre di Guevara del XI sec. (anche nota come Torre di Michelangelo) e la spiaggetta. È proprio in questa zona che sorgeva parte della colonia romana di Aenaria, cittadina fiorente nell’industria della terracotta e del metallo.
Proseguendo la circumnavigazione verso sud ci si imbatte nella “Grotta del Mago” che grazie alla sua leggenda, è divenuta meta di visita per chi effettua il giro dell’isola in barca.
Nella zona troverete anche una della baie più belle, la baia di San Pancrazio, un paradiso per gli amanti dello snorkeling e del buon cibo, infatti c’è un ristorantino adagiato dulla spiaggetta di sassi, raggiungibile solo via mare, dove mangerete pesce fresco in una cornice naturale molto suggestiva.
Spostandosi ancora più a sud, superata “Punta delle pretelle”, scorgerete la baia dei Maronti con la spiaggia più grande dell’isola (oltre 1km di lunghezza). Si estende infatti su due comuni, Barano d’Ischia e Serrara Fontana, fino a toccare il famoso borgo di Sant’Angelo col suo caratteristico isolotto chiamato “la torre” e collegato alla terraferma da un istmo di sabbia su cui oggi passa un piccolo ponte in muratura.
Superata Sant’Angelo e navigando verso ovest, troviamo la Baia di Sorgeto, costituita soprattutto da grossi ciottoli arrotondati dal mare. La caratteristica che l’ha resa famosa è però la fonte di acqua termale che sgorga dalla roccia direttamente a mare e ne riscalda le acque che, in alcuni punti superano i 90°C. Siamo già nel comune di Forio che comprende tutta la parte ovest dell’isola dove sono presenti il maggior numero di spiagge sabbiose. Troviamo prima Citara, baia dove sorge anche il Parco Termale Giardini Poseidon, poi Cava dell’Isola, spiaggia “selvaggia”, completamente libera e frequentata soprattutto da giovani.
Proseguendo verso il porto di Forio troviamo poi delle caratteristiche formazioni rocciose dette gli “Scogli innamorati”.
Più adatta alle famiglie è invece la spiaggia della Chiaia, facile da raggiungere e con fondale basso in quanto ben protetta da numerose scogliere.
A seguire, verso nord, ecco la bella baia di San Francesco che preserva l’omonima spiaggia. Subito dopo di essa troviamo, sempre verso nord, Punta Caruso ed i suggesttivi scogli di Zaro dai quali parte un bosco ricco di una rigogliosa flora tipicamente mediterranea.
A questo punto esattamente sulla costa nord-est dell’isola possiamo ammirare la fantastica Baia si San Montano che ruba la scena col suo fascino esotico. Qui troviamo anche il Parco Termale Negombo ed il lussuoso Hotel Mezzatorre che grazie a questa spettacolare location stupisce i suoi importanti ospiti con un panorama mozzafiato.
Siamo nel comune di Lacco Ameno, il più piccolo dell’isola ma con una grande concentrazione di alberghi di lusso, su tutti l’Hotel Regina Isabella. Sia Lacco Ameno che l’adiacente comune di Casamicciola Terme dispongono di porti turistici attrezzati per accogliere con servizi da diporto sia le piccole imbarcazioni che i mega yacht dei magnati russi e degli sceicchi che regolarmente frequentano l’isola d’Ischia. Questi due comuni sono collegati da una bella strada litoranea ornata da palme e protetta dal mare solo da una scogliera.
Tra Casamicciola Terme ed il Porto d’Ischia non mancano altre insenature e calette molto suggestive dalle quali è possibile ammirare tutto il Golfo di Napoli, siamo infatti al termine del nostro rapido viaggio lungo la costa dell’isola d’Ischia. Dopo il Parco Termale Castiglione già scorgiamo il faro del Porto d’Ischia da dove siamo partiti.
Questa veloce e superficiale circumnavigazione deve solo dare un’idea delle bellezze che offre la splendida Ischia, non vi rimane altro che venirla a visitare.
Buon viaggio!
Buonasera domani giovedì 21 siamo a Ischia e volevamo sapere i costi e durata del tour sia via mare che in bus
Buongiorno sig. Angelo. Per il giro dell’isola in bus i giorni stabiliti col nostro vettore sono il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Per il giro dell’isola via mare consulti il seguente link:
http://www.prontoischia.it/articoli/isola-ischia/escursioni/escursione-in-barca-giro-dell-isola-d-ischia
Buongiorno,
Vorrei info sul giro dell’isola via mare per il 12/06 due adulti e un bambino.
Grazie