Sono diversi i modi di approcciarsi a un territorio in vacanza. C’è chi si limita a visitare velocemente questa o quella località, magari seguendo la scaletta e i tempi contingentati dei tour organizzati. C’è chi, invece, preferisce “conoscere” più che “visitare” e allora prova a calarsi il più possibile nella realtà locale, meglio ancora con l’ausilio di qualche “Cicerone” del posto.
Sulla scorta di quest’evoluzione anche le visite guidate stanno cambiando pelle. Negli ultimi tempi assistiamo, infatti, alla diffusione di visite guidate teatralizzate che ibridano il racconto della località con la rappresentazione dei personaggi che vi hanno vissuto in diversi periodi storici.
A Ischia, dopo i “fantasmi del Castello Aragonese” è stata la volta di “Scarium” visita teatralizzata di via Torrione, il più famoso dei vicoli del centro storico di Forio. Un tempo, i foriani utilizzavano questa stradina come rimessaggio delle proprie imbarcazioni (“Scarium”, piccolo cantiere navale in latino), sfruttando la comodità di trovarsi fronte mare.
Un vicolo stretto, in cui oltre a pescatori e marinai del paese hanno trascorso parte significativa della propria esistenza personalità che hanno segnato la storia locale, e non solo. Due su tutte, egregiamente rappresentate dai ragazzi della compagnia “Uomini di Mondo”: l’artista Giovanni Maltese e la vedova del Duce Rachele Guidi Mussolini.
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Assieme a loro, altri personaggi le cui gesta sono raccontate dallo storico locale Giuseppe D’Ascia nella monumentale “Storia dell’Isola d’Ischia”. Si tratta rispettivamente della popolana Tolla (vd. link sotto), della giovane Caterina D’Ambra e di Don Pietro Regine, parroco del ‘700 che adibì la propria abitazione a cappella privata facendo sfoggio di numerose opere d’arte tra cui una statua dello scultore napoletano Giuseppe Sammartino.
Tolla (diminutivo di Vincenza) e Caterina D’Ambra, invece, sono due donne del popolo, vissute rispettivamente nel ‘600 e nel ‘700. Donne a cui il destino assegna il compito di infrangere tabù consolidati: Tolla, sfidando l’epidemia di peste che si abbattè sul paese nel ‘600; Caterina D’Ambra addirittura vendicando in prima persona l’assassinio del giovane fratello.
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Aneddotti, storie, dettagli che restituiscono uno spaccato prezioso di un’isola che non c’è più, ma che il racconto teatrale vivifica restituendolo alla comunità e a quei turisti desiderosi di approfondire il “genius loci” del posto che stanno visitando. Grazie, perciò, alla compagnia teatrale “Uomini di Mondo” (testi Corrado Visone, regia Valerio Buono) e alle altre realtà associative presenti sul territorio che hanno reso possibile la visita guidata teatralizzata di via Torrione. Magia dell’isola d’Ischia!
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