Sono tanti i “capitoli” della natura di Ischia: le terme; il mare; i boschi; gli itinerari ecologici; la viticoltura; l’agricoltura; la vegetazione spontanea; i parchi botanici e le pinete. Su quest’ultime, in particolare, ci si sofferma poco, forse per la tendenza a considerarle parte integrante del centro abitato. Il fatto, cioè, di esser lì a portata di mano, in qualche modo ne riduce il fascino.
E invece, proprio la loro accessibilità – specie quelle di Ischia Porto – è il pregio maggiore sia da un punto di vista naturalistico che turistico. Infatti, sono poche le località a poter vantare ettari di rigogliosa macchia mediterranea fin quasi a ridosso del mare e del porto. In altre parole, a Ischia il contatto con la natura è immediato, non occorre organizzare un’escursione in montagna per goderne. Basta varcare, per esempio, i cancelli in Via Michele Mazzella e Piazza San Girolamo per rendersi conto quale grande privilegio sia abitare in zona, ma più in generale sull’isola d’Ischia.
Già, perchè non ci sono solo le pinete di Ischia Porto. Casamicciola e Barano sono gli altri due comuni in cui è stato piantumato il mitico Pinus pinea dalla caratteristica chioma a ombrello. L’intuizione di piantare questa conifera sull’isola d’Ischia fu di Giovanni Gussone, medico della corte borbonica, nonché provetto botanico. In questo modo egli provvide, nel 1850, a riempire il terreno brullo e argilloso dell’Arso, l’ultima terribile eruzione (1302) che dalla contrada di Fiaiano arrivò a lambire con la sua lava il Lago de’ Bagni (poi “aperto” a porto) di Ischia.
In scia a quell’esperimento riuscito, un nobile napoletano, Carlo Maria Santucci De Magistris il suo nome, iniziò a piantumare i bordi del cratere dell’Arso proprio dove ora sorge la bella pineta di Fiaiano. Una pineta, quest’ultima, che con i suoi 8 ettari rappresenta uno dei polmoni verdi più importanti dell’isola d’Ischia.
Va detto che a Santucci De Magistris si deve solo una minima parte di pineta; il resto dei pini è stato messo a dimora tra gli anni ’30 e ’50 del secolo scorso dal Corpo Forestale dello Stato. Idem per il bosco della Maddalena a Casamicciola, con la differenza, però, che l’eccessiva addensazione dei pini ha provocato qui un maggiore sviluppo in altezza delle piante a discapito dell’irrobustimento del tronco.
Al netto di quest’aspetto, il Bosco della Maddalena è una straordinaria risorsa dell’isola d’Ischia: l’ideale per un pic nic in compagnia di amici e parenti; l’ideale per spingersi oltre, alla scoperta del Montagnone di Ischia o della piana di Buceto a Fiaiano. Lo sanno bene gli appassionati di mountain biking che popolano i sentieri di questo versante dell’isola; lo sanno bene i cercatori di funghi che trascorrono le loro giornate nel cuore della boscaglia specie dopo le prime piogge autunnali.
Insomma, una volta a Ischia, non dimenticate di fare un giro in pineta. Non rimarrete delusi!
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