Tre isole completamente diverse l’una dall’altra. È questa la prima, macroscopica, differenza tra Ischia, Capri e Procida. La seconda è che l'”Isola Azzurra” (Capri) e quella di “Arturo” (Procida) si prestano molto più dell'”Isola Verde” (Ischia) alla visita di un giorno. Lo sanno bene i crocieristi che quasi quotidianamente dal porto di Napoli salpano alla volta di Capri; per altri versi comincia ad accorgersene la borghesia partenopea che da qualche anno preferisce la meno turistica Procida alle più gettonate Capri e Ischia. Come che sia, il Golfo di Napoli resta indiscutibilmente il più bello del mondo. E se non dovesse bastarvi Ischia per trovarne conferma, Procida e Capri son lì che aspettano a un tiro di schioppo.
PROCIDA
L’ex carcere di Terra Murata; i borghi marinari della Corricella e di Marina Grande; le spiagge della Chiaolella e di Ciraccio; il gioiello naturalistico di Vivara: sono questi gli “ingredienti” turistici dell'”Isola di Arturo“, celebratissima prima dalla letteratura e, in anni più recenti, dal cinema (Il Postino con Massimo Troisi, 1994). Procida sta vivendo una lenta, ma inesorabile transizione dai mestieri del mare (pesca e navigazione) che per secoli hanno garantito (e continuano a farlo) reddito e occupazione, alle prospettive legate al turismo. Prospettive che poggiano sull’elevata qualità della vità e sull’architettura tipica dei suoi casali. Da non perdere la Corricella, insieme ai borghi marinari di Sant’Angelo e Ischia Ponte una delle testimonianze più significative dell’architettura mediterranea. Ma a Procida rivivono anche tradizioni antichissime, come la Processione dei Misteri il Venerdì Santo. Assistervi è un’occasione unica per comprendere come la combinazione di elementi sacri e profani sia alla base di molte (se non tutte) delle ricorrenze religiose dell’arcipelago flegreo.
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CAPRI
Ci sono due modi di andare a Capri: uno per dire di esserci stati, perchè fa tendenza o, come si dice, è “up to date“; l’altro, perchè più che ai negozi di via Camerelle e al vip watching dopo le sei del pomeriggio, si è interessati a conoscere le tante bellezze paesaggistiche e ambientali della “regina di roccia” celebrata da Pablo Neruda. D’accordo, la Grotta Azzurra, i Faraglioni, il Monte Solaro, i Giardini di Augusto e Via Krupp sono tutt’altro che località sconosciute, e però è un dato sorprendente come ogni volta si rimanga rapiti dalla bellezza dell'”Isola Azzurra“. Oltre al panorama e al paesaggio quello che colpisce di Capri è la cura del territorio. Merito di quell’influenza mittleuropea che seppure ha cancellato in parte il costume locale, di sicuro ha consentito all’isola di durare nel tempo, reggendo in questo modo il confronto con altre destinazioni turistiche emergenti. Da non perdere, il belvedere di via Tragara, una grande terrazza aperta con vista sui Faraglioni. Spettacolare!
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Vi aspettiamo!!!