La pietra nella cultura contadina ha sempre avuto una forte valenza magico-simbolica. Ischia, che è un’isola pietrosa e per di più a forte vocazione agricola, ne è la prova lampante. Ben 5 chiese scavate nella pietra (o interamente costruite con la pietra) sono una testimonianza straordinaria della sublimazione religiosa del rapporto tra uomo e natura. La pietra in questione è il tufo verde del Monte Epomeo, una pozzolana di colore grigio-verde presente in gran quantità nei comuni di Forio e Serrara Fontana, versante sud-occidentale dell’isola d’Ischia. E, infatti, è in questi due comuni che si trovano le chiese cui abbiamo fatto riferimento e che di seguito passiamo brevemente in rassegna:
Eremo di San Nicola
L’eremo di San Nicola è una chiesa interamente scavata nel tufo verde e si trova proprio sotto la vetta del Monte Epomeo (789 mt. s.l.m.). L’edificio risale alla metà del XV secolo, mentre il convento annesso è stato costruito successivamente per volere della nobildonna Beatrice Quadra (vedova D’Avalos), che qui voleva realizzare quel ritiro di monache Clarisse in seguito trasferito nelle mura più accoglienti del Castello Aragonese. Nel XVIII secolo la chiesetta e le celle laterali sono state dimora di molti anacoreti. Tra questi, il più famoso fu senza dubbio Giuseppe D’Arghout (1704-1778), il comandante della guarnigione militare di stanza sull’isola che scelse l’eremitaggio come “voto” per essere miracolosamente sopravvisuto a un agguato subito proprio in una delle strettoie che conduce alla cima del monte. Attualmente la chiesa e il convento non sono aperti al pubblico, ma c’è l’impegno del comune di Serrara Fontana di rendere quanto prima fruibile il bene.
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Chiesa di San Ciro al Ciglio
Una chiesa interamente rivestita in tufo verde, la pietra con cui i mastri “parracinari” costruivano i muri a secco a delimitazione dei confini e dei terrazzamenti coltivati. Originariamente dedicata a San Giacomo e alla Madonna dell’Assunta è stata restaurata nel 2011 diventando una delle maggiori attrazioni turistiche di Serrara Fontana.
Per saperne di più: https://www.ischia.campania.it/index.php/la-chiesa-di-san-ciro-al-ciglio-alla-scoperta-del-genius-loci-dellisola-dischia
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Chiesa di Santa Maria al Monte
Bisogna aspettare il 12 settembre per vedere aperta questa chiesa rupestre a quasi 500 metri sul livello del mare. La Festa di Santa Maria al Monte è infatti l’unico giorno in cui la chiesa apre ai centinaia di fedeli che accorrono da tutta l’isola per partecipare a una delle ricorrenze maggiormente sentite a Forio.
Una curiosità: la chiesa è stata costruita nel 1596 su iniziativa di tre fratelli della provincia di Salerno riparati sull’isola d’Ischia dopo l’omicidio del vescovo della propria città. Sebastiano, Vito Nicola e Andrea Sportiello i loro nomi, decisero così di espiare il delitto con l’edificazione della Chiesa di Santa Maria al Monte, e successivamente, nel 1620, della Chiesa di San Carlo Borromeo in Via Gaetano Morgera a Forio.
Per saperne di più: https://www.ischia.campania.it/index.php/la-festa-di-santa-maria-al-monte
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Chiesa di San Carlo al Cierco
Che ci fa una chiesa dedicata a San Carlo Borromeo in un’isola del Mediterraneo? È la domanda che si fanno molti turisti del Nord quando si trovano davanti questa piccola chiesa in tufo verde nel centro storico di Forio. I residenti, invece, sembrano non dare molto peso alla circostanza, anche perchè loro identificano la chiesa con il Santuario della Madonna della Libera. A parte questi aspetti, derubricabili a semplici curiosità, la chiesa di San Carlo al Cierco merita una visita anche per le molte opere presenti. Quasi tutte realizzate nel ‘600 da tale Cesare Calise, un artista locale a cui si deve il maggiore contributo (insieme ad Alfonso Di Spigna) nella decorazione delle chiese di Ischia.
Per saperne di più: https://www.ischia.campania.it/index.php/il-santuario-della-madonna-della-libera-di-forio
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Chiesa Regina delle Rose
“Una chiesa per chi diversamente non avrebbe partecipato a una santa messa“. È con queste parole che Don Pasquale Sferratore, parroco della Chiesa San Michele Arcangelo a Monterone (Forio) ha commentato l’inaugurazione della Chiesa Regina delle Rose ai piedi della Torre Nacera, una delle torri saracene di Forio. Una chiesa diversa, quasi interamente decorata in tufo verde, compreso l’altare da cui Don Pasquale l’estate dice messa per i turisti e i residenti che preferiscono questo spazio all’aperto. Tra questi molti tedeschi, ai quali il “vulcanico” Don Pasquale dedica apposta una messa in lingua madre. Da non perdere!!!
Ischia Vi aspetta!!!