Lacco Ameno è il comune più piccolo dell’isola d’Ischia. Scontata però quest’annotazione geografica, il paese del Fungo è soprattutto il territorio da cui è partita la rinascita turistica dell’isola dopo le difficoltà della seconda guerra mondiale.
Non solo. A Lacco Ameno sbarcarono nell’VIII secolo a. C. i primi coloni euboici che tra la collina di Montevico e la baia di San Montano fondarono l’ormai celebre Pithecusa, snodo importante di traffici commerciali con la vicina isola d’Elba.
Oltre all’importanza economica e a quella, enorme, dal punto di vista storico – Pithecusa è la prima colonia della Magna Grecia – già solo facendo attenzione all’etimologia e alla evocatività delle parole, ci si accorge che l’aggettivo “ameno” (aggiunto nel 1863 per volere del sindaco dell’epoca Carmine Mennella) restituisce l’immagine fedele di una cittadina assai gradevole, con un corso che si sviluppa interamente sul mare e che termina con una bella piazza che ospita la locale Basilica di Santa Restituta.
Non è un caso che un imprenditore navigato e dalle ingenti disponibilità economiche come il Cavaliere Angelo Rizzoli scelse di realizzare proprio a Lacco Ameno il grosso dei suoi investimenti alberghieri. Tra il 1951 e il 1957 l’editore milanese realizzò l’Albergo Regina Isabella (più la depandance Royal Sporting), dopo aver acquisito le omonime Terme e le adiacenti Terme Radium Santa Restituta; l’Albergo La Reginella, con all’interno uno spazio allestito per cinema e teatro; infine, acquistò la bella dimora patrizia di Villa Arbusto che divenne sua residenza privata e, per un breve periodo, primo domicilio fiscale dell’uomo.
Affari dunque, ma anche filantropia e sincero amore per un’isola e per un comune, cui l’editore e produttore cinematografico volle regalare, nel 1961, un’infrastruttura fondamentale come l’ospedale pubblico Anna Rizzoli (in memoria della moglie).
In quegli anni, e per il decennio successivo, a Lacco Ameno fu di casa una parte importante del jet set internazionale. Uomini e donne dello spettacolo, politici, diplomatici, attirati sull’isola verde dall’onda lunga delle relazioni personali di Rizzoli e, non meno, sotto la spinta di ingenti campagne stampa e televisive.
Ma in quegli anni non accadeva solo questo. L’archeologo Giorgio Buchner, con l’avvallo della Soprintendenza dei beni archeologici di Napoli, condusse in questo piccolo comune a nord dell’isola d’Ischia una serie importante di scavi, che hanno portato alla luce diverse migliaia di reperti (visibili presso i due musei di Villa Arbusto e Santa Restituta) da cui è stato possibile ricostruire vita e costumi dei coloni Calcidesi ed Eretriesi che, per primi, colonizzarono quest’isola a nord del Golfo di Napoli.
Per completezza di informazione va detto che, appena pochi anni prima che la “piccola-grande” Lacco Ameno finisse al centro di eventi mondani e scoperte scientificamente rilevanti, un altro grande uomo, il Duca Luigi Silvestro Camerini, era rimasto talmente colpito dalla bellezza della costa che cinge la baia di San Montano, da decidere di acquistare l’intera area per farne un parco idrotermale e botanico.
Grazie all’egregio lavoro degli eredi, il Negombo, questo il nome del parco, da anni ormai è una realtà turistica che dà lustro, insieme agli hotel di Lacco Ameno, a tutta l’isola d’Ischia, componendo, di fatto, insieme ai Giardini Poseidon di Forio e al Parco Oasi Castiglione a Casamicciola Terme, un vero e proprio percorso obbligato per i tanti frequentatori dell’ isola verde.
Sarebbe il caso di indicare regole ed orari per l’accesso con l’auto al centro di Lacco, che notoriamente è limitato