Nel Carnevale ischitano non ci sono solo le chiacchiere. Anche il migliaccio è un dolce molto diffuso sull’isola. Un tempo, addirittura, veniva preparato unendo il sanguinaccio di maiale alla farina di miglio (da cui il nome) dettaglio rivelatore della sua provenienza rurale. Un dolce presente da secoli sulle tavole di Napoli e provincia e che, proprio come le chiacchiere, ha due meriti fondamentali: è facile da preparare e buono (buonissimo!) da mangiare.
Di seguito la nostra ricetta del migliaccio di Carnevale.
Ingredienti:
– 125 gr. di semolino;
– 3 uova;
– 250 gr. di zucchero;
– 250 gr. di ricotta;
– 25 gr. di burro;
– 1/2 litro di latte;
– 125 gr. di acqua;
– 1 bicchiere piccolo di limoncello;
– 1 bustina di vaniglia in polvere;
– un pizzico di sale;
– un pizzico di cannella;
– scorza di arancia;
– zucchero a velo.
Veniamo alla preparazione. La prima cosa da fare è versare acqua (un bicchiere), latte (4 bicchieri c.a.) e zucchero (la metà) in una pentola. Subito dopo, mentre si riscalda il latte, aggiungere scorza d’arancia, burro, cannella e un po’ di sale.
Non appena il latte è sufficientemente caldo, bisogna togliere la scorza d’arancia e aggiungere il semolino poco alla volta, continuando la cottura per circa 10 minuti, durante i quali, occorre girare il semolino per evitare la formazione di grumi.
In una ciotola, intanto, rompere le uova e aggiungere zucchero, vaniglia, ricotta e limoncello. Il tutto, poi, va mescolato con una frusta elettrica e unito all’altro composto.
In un ruoto circolare coperto con carta da forno versare il “nuovo” composto e infornare a 180 gradi per 40 minuti.
In ultimo, a fine cottura, non appena il migliaccio si è raffreddato un po’, aggiungere lo zucchero a velo.
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