– “Eccellè, è ‘na danza greca” – Questa la risposta lapidaria che Fiore Di Iorio, caporale della ‘ndrezzata negli anni ’50 del secolo scorso, diede all’On. Raimondo Manzini (1901 -1988) per chiarire le origini di questo antico ballo rituale della frazione di Buonopane.
Una danza greca perché, proprio come nell’elegia greca, ci sono il dicitore (il caporale); l’accompagnamento musicale (il clarinetto e le tammorre) e il coro (formato da 18 danzatori). Inoltre, secondo Don Pietro Monti (1915-2008), il prete-archeologo della Basilica di Santa Restituta a Lacco Ameno, le origini greche sono rinvenibili anche nell’onomatopea del ritornello che accompagna la danza: “Trallera,trallera.. ‘u treia, ‘u treia… Pititum, tindum, tindera..“, in maniera analoga, del resto, ai nomi dei borghi poco distanti di Calimera e Noia nel comune di Serrara Fontana.
Fissate le origini, al racconto mitico il compito di traghettare la danza in epoca moderna. Salta così fuori, nel XVI secolo, la leggenda di una violenta lite tra le due frazioni di “Moropano” (Buonopane) e “Varano” (Barano) “per cagione di una vilissima cintura“, riprendendo le parole dello storico locale Giuseppe D’Ascia (1822 -1889) autore, nel 1867, della monumentale “Storia dell’isola d’Ischia”.
Una cintura persa da una giovane donna di Barano e ritrovata successivamente nelle mani di un giovane “moropanese“. Da qui la lite, che sarebbe stata poi redenta davanti la parrocchia di San Giovanni Battista a Buonopane. La ‘ndrezzata, perciò, altro non sarebbe che la sublimazione di quello scontro, tanto è vero che i danzatori, armati di bastoni e spade, mimano le mosse della scherma, mentre la cintura rimanda chiaramente al tema universale della fecondità e a quello cristiano della castità.
Tre i momenti che compongono il rituale: “la sfilata” con l’ingresso sulla scena di 18 danzatori divisi in due gruppi; “la predica” appannaggio del caporale e “la danza” vera e propria, pure questa guidata dal caporale con un andamento sempre più incalzante fino all’alt finale.
Due gli appuntamenti ufficiali: a Pasquetta e il 24 giugno, ricorrenza di San Giovanni Battista. In entrambe le circostanze sul bel sagrato della parrocchia di Buonopane; qualche volta nella piazza poco distante della frazione. In realtà, ogni occasione è buona per mettere in azione i vulcanici membri del “Gruppo Folk ‘Ndrezzata” di Buonopane che, da anni, si fa carico di tramandare questo rituale antichissimo che affascinò moltissimo il commendatore Angelo Rizzoli (1889 – 1970), principale artefice della rinascita turistica di Ischia dopo le difficoltà delle due guerre mondiali.
Perciò, chi vuole assistere allo spettacolo della ‘ndrezzata, può farlo anche in occasione della “Festa della Ginestra” che si svolge ogni anno la prima domenica di giugno a Piano San Paolo, oppure a chiusura della “Festa dei Pescatori & Co.” organizzata dai “cugini” di Testaccio a ridosso del ferragosto in Piazza Mar del Plata, la piazza principale di questo antico borgo di pescatori sopra la spiaggia dei Maronti.
Magia dell’isola d’Ischia!!!