Ischia in inverno significa soprattutto terme. Il consiglio è perciò quello di scegliere un albergo che abbia un buon reparto termale interno (o esterno) convenzionato, o almeno una piscina al coperto. Per il resto la versione autunno-inverno della più grande delle isole del Golfo di Napoli è quella di una cittadina di medie dimensioni, ordinata, con una buona scelta tra negozi e ristoranti, e in più la possibilità di provare alcune esperienze inconsuete, come il bagno a mare anche a dicembre e gennaio.
Basta che vi siano le giuste condizioni meteo e ci si può bagnare tranquillamente anche in pieno inverno. Occorrono ca.15° C, una giornata di sole, assenza di vento et voilà il gioco è fatto! Dove? A Sorgeto per esempio. Grazie alla particolare conformazione della baia e, soprattutto, alla presenza acque termali che si mescolano con l’acqua di mare il caldo percepito supera addirittura i 25°C. Ovviamente, dopo che ci si è immersi nelle polle sulfuree di Sorgeto, buon senso suggerisce di indossare un accappatoio, ma le precauzioni finiscono qui.
Le alternative no, invece. Perché se non vi va di fare le oltre 200 scale che portano a questa baia adagiata lungo la costa sud-occidentale dell’isola (per la precisione nella frazione di Panza, comune di Forio) ci sono le Fumarole, nell’ultimo tratto della spiaggia dei Maronti, dal lato di Sant’Angelo. Anche alle Fumarole l’ingressione marina di correnti sotterranee di acqua termale crea condizioni microclimatiche ideali per la balneoterapia. Non solo, perché vicino alle Fumarole c’è il bacino idrotermale di Cavascura, un vero e proprio stabilimento termale naturale dove anche d’inverno è possibile togliersi lo sfizio di una sauna naturale abbinata a un tuffo rigenerante in mare.
Se poi il tempo non è dei più clementi, c’è il Negombo a Lacco Ameno. Diversamente dagli altri parchi termali in giro per l’isola, il Centro Benessere di questo stabilimento inserito nella splendida cornice di San Montano è operativo anche durante il periodo invernale. Due piscine termali e il bagno turco, più naturalmente una vasta gamma di trattamenti estetici per viso e corpo, sempre che naturalmente la vostra scelta non abbia già premiato un albergo con all’interno tutte queste caratteristiche.
C’è da dire inoltre che le cartoline simbolo dell’isola d’Ischia, sono sempre lì, a portata di…visita. Il Castello Aragonese, la Chiesa del Soccorso, il borgo di Sant’Angelo nei mesi invernali assumono un fascino diverso, talvolta melanconico, sicuramente più intimo che non durante l’estate quando si susseguono persone, situazioni, eventi grandi e piccoli.
Natale e Capodanno meritano un discorso a parte. Anche se di primo acchitto trascorrere le vacanze di Natale o l’ultimo dell’anno in un posto di mare può sembrare un’idea bizzarra, nel caso di Ischia non lo è affatto. Innanzitutto perché non è un’isola piccola, che si conosce in un giorno, con pochi negozi, bar, ristoranti. In secondo luogo perché qui la dimensione della festa, sia sul versante laico che su quello religioso, è molto sentita. I sei comuni dell’isola non lesinano spese per luminarie e addobbi, consapevoli dell’importanza di trasmettere un’immagine accogliente, calda, ai tanti turisti che scelgono di passare il Capodanno a Ischia.
Per non dire della passione tutta partenopea per il presepe. A Forio, a Ischia, sono diverse le associazioni culturali che si cimentano con l’antica arte presepiale. Una tradizione medievale ricca di implicazioni storiche, culturali, religiose, senza dimenticare l’aspetto estetico esaltato dalla bravura delle maestranze impegnate nella rappresentazione della Natività. Da non perdere il Presepe Vivente di Campagnano, nel comune di Ischia. Un evento che coinvolge più di 200 figuranti con l’esposizione annessa di numerosi stand di artigianato e gastronomia locale.
Insomma, l’isola d’Ischia è molto di più che una semplice stazione balneare. È un’emozione, uno stato d’animo che si rinnova ogni giorno con un particolare, un dettaglio diverso. Tocca venirci per rendersene conto, anche durante l’inverno, mite e per niente proibitivo.