Sono tantissime le cose da tenere a mente nella difficile arte del presepe napoletano. Ogni personaggio, ogni costruzione, finanche il dettaglio all’apparenza marginale occupa infatti un posto ben preciso nell’economia del racconto. Ciò non toglie un certo grado di libertà nel mescolare – secondo il gusto di ognuno – gli elementi che definiscono la rappresentazione, purchè, chiaramente, il “messaggio” non ne esca stravolto.
C’è poi da considerare un altro aspetto, la cui importanza è nota a chiunque si occupi di scenografia in ambito teatrale e/o cinematografico: “il processo di familiarizzazione”. Vale a dire che nel presepe bisogna identificarsi, riconoscere le scene, i mestieri, le situazioni che scandiscono la quotidianità del contesto in cui si vive.
Una considerazione – quest’ultima – ancor più importante nell’allestimento di un presepe vivente, dove nulla può essere lasciato al caso. A cominciare, ovviamente, dalla scelta del luogo in cui far muovere i figuranti. Campagnano, frazione interna del comune di Ischia, è senza dubbio il borgo che meglio si presta, sull’isola, a questo tipo di rappresentazione. Non a caso, è qui che da anni si svolge una bellissima e sentita manifestazione cui partecipano quasi duecento persone tra protagonisti e comparse.
L’appuntamento è nei pressi della chiesa di S.Antonio, ai piedi della strada che porta a quest’antico borgo contadino dell’isola d’Ischia. Ad aprire il corteo i Re Magi, che guidano la folla di turisti e residenti provenienti da ogni parte dell’isola davanti la Chiesa dell’Annunziata, la piccola parrocchia del borgo. Ad attendere i fedeli in piazza numerosi stand di gastronomia e artigianato locale per accellerare quel processo di familiarizzazione col contesto cui si è accennato poc’anzi. Del resto, tra un buon bicchiere di vino e le prelibatezze della cucina ischitana, sentirsi a disagio è praticamente impossibile.
Segnate perciò la data del 28 dicembre (o 29 dicembre) sul calendario. L’appuntamento (dalle 16.00 alle 22.00) è con il Presepe Vivente a Campagnano, per vivere tutti assieme la magia del Natale sull’isola d’Ischia all’insegna della tradizione e della buona tavola.
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