“Ischia è tutto un panorama da ogni parte e basta dare un’occhiata alla carta della provincia di Napoli per rendersene conto.”
Queste le parole con cui il libraio, antiquario, viaggiatore e scrittore Giuseppe Orioli, nel 1931, esalta le magnifiche vedute che gli si paravano davanti nel suo “Giro indipendendente dell’isola d’Ischia” (Imagaenaria Edizioni, 2013). Sei anni dopo, nel 1937, gli appunti di quel soggiorno ischitano di due mesi e mezzo trascorsi in compagnia dello scrittore inglese Norman Douglas divennero un intero capitolo di “Avventure di un libraio”, l’autobiografia di questo personaggio “sui generis” scomparso a Lisbona nel 1942.
L’esclamazione di Orioli era riferita alla bellissima vista del Castello Aragonese da Campagnano, e perciò potrebbe essere proprio il bellissimo panorama che si gode da questo antico borgo contadino del comune di Ischia la base di partenza per un’escursione “a caccia” degli scorci e delle vedute più belle da fotografare sull’isola d’Ischia. Campagnano o, ancora meglio, il vicino villaggio di Piano Liguori, a 325 metri sul livello del mare e quasi 3 chilometri dal centro e dal porto di Ischia.
Non da meno il belvedere di Candiano, piccolo centro abitato della frazione di Buonopane, nel comune di Barano. Entrambi, Piano Liguori e Candiano, regalano una vista d’insieme dell’arcipelago flegreo, con il primo piano delle sorelle Procida e Vivara.
Ci sono poi la pineta di Fiaiano e il bosco della Maddalena, rispettivamente a Barano e Casamicciola, che pure regalano magnifici scorci, col privilegio ulteriore del contatto con la natura straripante dell’”isola Verde“, l’altro appellativo con cui Ischia è conosciuta nel mondo.
Il top del binomio natura-panorama è però la vista che si gode lungo il sentiero che conduce ai Frassitelli, una piccola selva di acacie da cui, a sua volta, è possibile raggiungere il bosco incantato della Falanga, oppure guadagnare la cima del Monte Epomeo, il gigante buono dell’isola d’Ischia. Nel caso si dovesse proseguire per la Falanga, il consiglio è raggiungere il sagrato della chiesa rupestre di Santa Maria al Monte con la splendida vista di Forio, il comune più esteso dell’isola d’Ischia. Se invece si risale fin su l’eremo di San Nicola, beh allora c’è solo l’imbarazzo della scelta su cosa fotografare: il periplo dell’isola, innanzitutto, e poi i Monti Lattari, la penisola sorrentina, l’arcipelago del Circeo, il cappello verde dei boschi proprio sotto la cima.
L’elenco potrebbe continuare, ma visto che Ischia è un luogo di vacanze, sta bene pure godere del panorama stando comodamente seduti: per questo ci sono il belvedere di Fontana e, soprattutto, quello poco più giù di Serrara, con una bellissima vista della “Torre”, l’isolotto in mezzo al mare davanti l’esclusivo borgo di Sant’Angelo. Non solo. Anche il belvedere di Zaro (Forio) intitolato al fondatore dell’Opus Dei Josemaría Escrivá de Balaguer, regala una magnifica veduta del celebre sky line di Forio dominato dalla cupola della chiesa di San Gaetano e dai “merli” del Torrione, la più grande delle torri saracene disseminate per il paese.
Per tutto il resto, ad esempio i panorami della collina di Montevico a Lacco Ameno e della Sentinella, nella parte alta di Casamicciola, non vi resta che venire. Ischia è tutto un panorama da ogni parte e non aspetta altro che essere fotografata e raccontata.