Nell’immaginario collettivo di una località balneare, il colore che più si staglia sugli altri è l’azzurro del mare. E quello del cielo, specie nelle terse giornate dell’autunno e dell’inverno ischitano. Ma, a Ischia, sono anche altri i colori che definiscono il paesaggio. Due in particolare: il rosso acceso dei tramonti, soprattutto a Forio e nel versante meridionale dell’isola, e il grigio-verde della locale pietra di tufo.
…il fascino della spiaggia di San Montano in primavera
…il rosso acceso dei tramonti foriani
…il tufo verde del Monte Epomeo
Poi ci sono i colori dell’autunno (il foliage dei vigneti ischitani regala forti emozioni) e le tinte pastello delle abitazioni nei due borghi marinari di Sant’Angelo e Ischia Ponte, per non dire dei dettagli architettonici dei monumenti e delle chiese in giro per l’isola. Su tutti, il Castello Aragonese – tetro o luminoso a seconda delle condizioni atmosferiche – ma pure la cupola della Cattedrale di Ischia Ponte e le chiese del centro storico di Forio catturano l’attenzione, e gli scatti, dei tanti turisti “armati” di reflex e I-phone che si vedono in giro per Ischia.
…la fortezza di Alfonso Il Magnanimo sotto un cielo gonfio di pioggia
…e sotto un cielo terso
… le case abbarbicate del piccolo borgo di Sant’Angelo
…la Cattedrale di Ischia Ponte da via Soronzano
…il soffitto cassettonato della Basilica Santa Maria di Loreto
Per gli scorci e i panorami, invece, oltre alla macchina fotografica occorrono scarpe e abbigliamento tecnico. La vista di Forio dalla chiesa di Santa Maria al Monte, o quella dell’arcipelago flegreo seguendo la strada che da Campagnano porta all’antico villaggio di Piano Liguori spiegano meglio di tanta pubblicistica la straripante bellezza della più grande delle isole partenopee.
…Forio dal sagrato della chiesa rupestre Santa Maria al Monte
…Vivara, Procida e Capo Miseno dalla strada che da Campagnano porta a Piano Liguori
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