Le isole flegree, e Ischia in particolar modo, fino a non molti anni fa hanno rappresentato il confine geografico-climatico nel Tirreno Centrale. In altri termini, il confine climatico settentrionale per le specie che popolano il Mediterraneo meridionale e, al contrario, il confine meridionale per le specie che abitano le acque più fredde del Mediterraneo settentrionale.
Anche se dalla metà degli anni ’80 questo confine si sposta progressivamente verso nord a causa dei cambiamenti climatici in corso nel Mediterraneo, le acque di Ischia, Procida e Vivara rimangono un osservatorio privilegiato per la flora e la fauna del bacino del Mediterraneo occidentale.
La comparsa di specie tradizionalmente estranee all’habitat marino dei canali di Ischia e Procida, l’evoluzione delle praterie di “Posidonia oceanica”, il complesso fenomeno dell’acidificazione delle acque (visibile in più punti attorno il Castello Aragonese), insieme all’alternanza di fondali sabbiosi e rocciosi rendono Ischia e le altre due isole flegree un’area di studio interessantissima per i biologi marini, che qui hanno a disposizione una molteplicità di indicatori ambientali altrove assai difficile da trovare.
A fianco l’investigazione scientifica, c’è poi la passione per le immersioni e in generale l’attività subacquea ricreativa. Se avete voglia di scoprire, e magari fotografare gronchi, cernie, saraghi, barracuda, banchi di gorgonie e di corallo rosso (Corallium rubrum), per non dire del falso corallo nero (Gerardia savaglia) e i numerosi esemplari di “Pinna nobilis”, non avete da far altro che rivolgervi all’Ischia Diving Center, a soli 30 metri dalla banchina di attracco dei traghetti del porto di Ischia.
ISCHIA DIVING CENTER
Indirizzo | Via Iasolino, 106 – Ischia (Na) |
Telefono/Fax | +39 081981852 |
Mobile | +39 3474328583 |
info@ischiadiving.net |
A disposizione, materiale subacqueo delle migliori marche, due natanti (una barca in vetroresina e un gommone di 7.40mt.) e tutta l’assistenza tecnica e di supporto dei ragazzi e le ragazze del diving. Numerosi i corsi tecnici e ricreativi con sessioni didattiche in aula e altre pratiche nei punti di immersione individuati di concerto con l’AMP Regno di Nettuno, a cui dal 2007 il Ministero dell’Ambiente ha demandato la tutela e la valorizzazione della biodiversità marina delle tre isole flegree.
CORSI TECNICI | CORSI RICREATIVI |
TEK 1 TRIMIX DIVER 50 – UTR TEK 2 TRIMIX DIVER 60 – UTR TEK 3 TRIMIX DIVER 80 – UTR TEK AIR DECOMPRESSION DIVER 50 – UTR MNEMONIC SYSTEM – UTR MIXED GAS BLENDER – UTR DECOMPRESSION – PTA TEK-IN – PTA TECHNICAL AIR – PTA TECHNICAL TRIMIX – PTA |
REC1 – OPEN WATER SCUBA DIVER REC 2 – ADVANCED SCUBA DIVER RESCUE DIVER ENRICHED AIR NITROX DIVER DEEP DIVER DECO DEEP DIVER ADVANCED DECO DEEP DIVER HELITROX REC TRIMIX REC 3 – DIVE MASTER REC 4 – ASSISTANT INSTRUCTOR CORRECTLY DIVER |
Tra i siti di immersione accessibili anche ai neofiti vanno segnalate la “Secca delle Formiche” tra Ischia e Procida e, appena un gradino sopra per difficoltà, lo “Scoglio della Nave” a largo di Punta Imperatore, versante sud-occidentale dell’isola d’Ischia, comune di Forio. Le altre immersioni si addicono a sub più esperti, specie la parete di Sant’Angelo che supera abbondantemente i 100mt di profondità (vedi tabella riepilogativa).
PUNTI DI IMMERSIONE
LE FORMICHE (20mt.) |
Si trova tra Ischia e Procida in corrispondenza di un faro che segnala alle imbarcazioni gli scogli affioranti. L’immersione si snoda lungo una serie di canyon e archi di pietra che sembrano quasi sospesi sul fondo sabbioso dove prolifera una vasta prateria di “Posidonia oceanica”. Tantissime le specie che popolano questa fanerogama marina: tra queste la “Pinna Nobilis” il mollusco bivalve più grande del Mediterraneo, specie protetta e ottimo indicatore dell’inquinamento marino per l’elevata capacità di assorbimento di agenti inquinanti. La Secca delle Formiche è inoltre particolarmente indicata per gli appassionati di fotografia subacquea che qui hanno la possibilità di sbizarrirsi tra colonie di gamberetti, branchi di saraghi, tane di scorfani, polpi e murene. |
LA NAVE (30mt.) |
Il versante più interessante è quello meridionale, ricco di cavità e di passaggi dove vivono e si riproducono cernie, gronchi, musdee, aragoste e altri piccoli crostacei. Inoltre la parete è tappezzata di gorgonie a cui spesso sono aggrappate le uova di gattuccio, piccolo squalo commestibile e abbastanza diffuso in commercio. |
IL BELLOMMO (35mt.) |
Secca rocciosa situata a largo di Punta Caruso, versante nord-occidentale di Ischia. È un banco roccioso che si estende tra i 15 e i 35 metri di profondità, abitato da una vasta prateria di Posidonia oceanica e da banchi di gorgonie bianche e gialle. Frequente l’incontro con cernie, dentici, saraghi e barracuda. |
S. PANCRAZIO (40mt.) |
Bellissima immersione del versante sud-orientale dell’isola d’Ischia. Scende fino ad una quarantina di metri, in qualche tratto interrotta da grandi massi sovrapposti uno sull’altro. È abitata da una fitta colonia di gamberetti che condividono la parete con scorfani, aragoste, stelle marine, spugne e folte boscaglie di gorgonia gialla. Particolarmente indicata agli amanti della fotografia subacquea. |
PUNTA PIZZACO (60mt.) |
Parete del versante meridionale dell’isola di Procida, a pochi minuti di navigazione dal porto di Ischia. L’immersione è costituita da una caduta rocciosa verticale adorna di gorgonie, spugne e tappeti di margherite di mare. Attorno i 30mt cominciano le colonie di corallo rosso, via via più abbondanti fin oltre i 50mt. di quota. Attorno i 18mt., in fase di risalita, è possibile ammirare la statua di una bella madonnina accolta in un’insenatura profonda. |
S. ANGELO (100mt.) |
La parete dell’isolotto della “Torre” a Sant’angelo è di sicuro la più suggestiva dell’isola d’Ischia. È abitata da folte colonie di gorgonie (gialle e rosse), dal raro corallo rosso (Corallium rubrum) e dal più raro ancora falso corallo nero (Gerardia savaglia) specie animale di cui, secondo alcuni biologi marini, esisterebbero esemplari di oltre 2000 anni. La parete termina abbondandemente oltre i 100mt. di profondità. |