Negli ultimi anni stiamo assistendo alla ripresa di quella che un tempo era l’attività principale dell’isola d’Ischia, l’agricoltura. Un ritorno alle origini che per un verso testimonia la richiesta sempre maggiore da parte di turisti e residenti di prodotti di qualità, meglio ancora se locali; per un altro -testimonia- di come nel recupero delle tradizioni, qualche volta, c’è anche la risposta alle difficoltà del tempo presente.
Nasce da questi presupposti la “Tenuta del Cannavale”, azienda agricola biologica nel comune di Barano d’Ischia. Circa 20.000 mq di terreno, nello scenario d’incanto dell’omonima collina a 370 metri sul livello del mare. Due ettari coltivati con una numerosa varietà di ortaggi e frutta, tra cui un bellissimo vigneto di Biancolella realizzato in partnership con la D’Ambra Vini, la più antica azienda vinicola ischitana con sede a Panza, frazione del comune di Forio.
Quel che è più importante, i processi produttivi seguono le migliori pratiche ambientali sia per quel che riguarda la salvaguardia delle risorse naturali che per i criteri da rispettare in materia di benessere degli animali. Insomma, una scelta etica, prima che commerciale, che necessita di un impegno e una dedizione straordinari, tenuto conto dei tempi necessariamente più lunghi per la resa dei prodotti.
Ma la Tenuta del Cannavale è molto più di una “semplice” azienda agricola. La posizione, meravigliosa, all’incrocio di alcuni tra gli itinerari escursionistici più belli dell’isola d’Ischia, rendono il luogo particolarmente suggestivo per gli amanti del trekking, giustamente sedotti dalla possibilità di visitare e, perchè no, rifocillarsi presso la tenuta.
Infatti, non solo è possibile acquistare i prodotti ma, previa prenotazione, è possibile pranzare nella stupenda terrazza vista mare, dove mani esperte, nel pieno rispetto della gastronomia locale, porteranno in tavola tutte le prelibatezze prodotte in loco: dal fagiolo zampognaro, specie autoctona di Piano Liguori fino a sua maestà il coniglio all’ischitana. Coniglio che, per di più, viene allevato all’antica maniera, nei fossi, in ossequio al precetto del maggiore benessere animale come indice di qualità del prodotto finito cui si è fatto riferimento in precedenza.
Sono diverse le strade per raggiungere la Tenuta del Cannavale:
– la più semplice è da Fiaiano, in località Cirillo (a fianco il Supermercato Decò), al termine di una sentiero in parte asfaltato. Circa 600 metri e venti minuti di cammino tra querce e castagni.
– Sempre da Fiaiano, con partenza dalle scale in pietra che portano alla famosa Fonte di Buceto (di fronte il maneggio Aragona Arabians). Seguire le indicazioni per la sorgente e, da lì, quelle per la Tenuta del Cannavale. Circa 1 km a piedi per 45 minuti di percorrenza.
– Da Buonopane, risalendo il sentiero che da Candiano (nella foto la celebre quercia di Candiano), prosegue per la Madonna di Buttavento e da lì fino alla Punta Sparaina, inconfondibile promontorio sormontato da un grande masso. Il Cannavale è il pianoro sotto il promontorio della Sparaina. Le terrazze coltivate e la vista del vigneto renderanno più agevole il percorso. Anche qui circa 1 km a piedi per 1 ora scarsa di cammino.
– Infine, dal centro di Barano seguendo la strada sulla destra della chiesa di San Rocco. Procedere sempre dritti lungo il sentiero seguendo le indicazioni per la Tenuta. Circa 1,5 km per 1 ora scarsa di cammino.
Contatti:
Telefono: 349 42 29 263
Email: info@tenutadelcannavale.it
Web: www.tenutadelcannavale.it
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